Ostia racconta - Complementi d'arredo: l'oscillum

L’oscillum era un tipico arredo romano, generalmente formato da un disco o da una maschera in materiali vari, da appendere per mezzo di un filo. Nel nostro caso si tratta di un piccolo blocco di marmo a forma di pelta, ossia il caratteristico scudo delle Amazzoni. Questo esemplare era decorato su entrambe le facce con rappresentazioni di maschere teatrali, ed era ulteriormente impreziosito alle estremità con teste d’aquila. Due fori sulla sommità servivano a sospendere l’oggetto per mezzo di un filo.

oscillum ostiaL'oscillum in marmo dalla palestra delle Terme del Foro di Ostia

Qual era la funzione di questi arredi? In origine si trattava di oggetti votivi, legati al culto del dio Dioniso; probabilmente erano rappresentazioni simboliche di nemici sconfitti, ricordo dei sacrifici umani, celebrati agli albori della storia greca e romana. Di solito venivano appesi ai rami di alberi sacri, in modo da oscillare al vento e rallegrare l’aspetto dei santuari con un movimento gradevole. In seguito gli oscilla persero il loro significato religioso e divennero arredi della casa romana, spesso appesi tra le colonne del tipico cortile con giardino, chiamato “peristilio”. Gli oscilla costituivano quindi un complemento d’arredo, inserito in un contesto estremamente raffinato; dobbiamo immaginare un piccolo giardino raccolto, con statue e fontane, circondato da colonne, sfiorate dal dondolìo di questi oggetti caratteristici. Nel nostro caso, l’oscillum si può datare alla prima metà del II secolo d.C. e proviene dalla palestra delle Terme del Foro, uno dei più importanti impianti termali di Ostia antica. Non sappiamo per quale motivo si trovasse lì: forse faceva parte della decorazione delle terme oppure vi fu spostato all’inizio del medioevo, quando i marmi antichi venivano riutilizzati, dopo essere stati frantumati e poi cotti in grandi forni per ricavarne calce.

palestra terme foroLa palestra delle Terme del Foro

 

Per saperne di più:

R. Calza e M. Floriani Squarciapino, Museo Ostiense, Roma, 1962, p. 11.

G. A. Mansuelli, “Oscillo” in Enciclopedia dell’Arte Antica, Vol. V, Roma, 1963, pp. 780-1.

J. Chamay, Ostia, port de la Rome antique, Musée Rath, Genève-Paris, 2001, p. 97.

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