La necropoli della via Ostiense
Sul lato meridionale del tratto extra-urbano della Via Ostiense, a partire dal II secolo a.C. cominciarono a disporsi sepolture di varie tipologie, che progressivamente si infittirono, occupando aree sempre più vaste e a volte sovrapponendosi. Sul lato settentrionale della medesima strada non sono presenti tombe, in quanto la fascia adiacente al Tevere era considerata suolo pubblico. I primi monumenti funerari erano recinti a cielo aperto in cui avvenivano le cremazioni; successivamente si costruirono colombari, con urne cinerarie collocate in piccole nicchie lungo le pareti. Tra il II e il III secolo d.C. prevalse l’inumazione: i defunti venivano deposti in sarcofagi di terracotta o marmo, ma anche in semplici fosse scavate nel terreno e coperte di tegole. Tra i proprietari dei circa sessanta monumenti funerari rinvenuti in quest’area, in base alle iscrizioni conservate si riconoscono magistrati e personaggi eminenti di Ostia.
Vedi anche:
- La necropoli della via Ostiense
- Colombari Gemelli
- Tomba degli Archetti